Siamo tutti Signori Rossi

Un grazie prima di tutto alle persone che hanno gremito l’Auditorium del Villair fin oltre mezzanotte, agli ospiti che, con autorevolezza, hanno ribadito ciò che noi diciamo da più di due anni e a tutti coloro che continuano a sostenerci, in ogni modo. CONTINUIAMO così, per 6 settimane, ce la possiamo fare!!!!

Ed ecco un brevissimo riassunto della serata, appena disponibile pubblicheremo anche il video integrale sulla pagina Filmati e video.

La serata informativa con gli esperti Raphael Rossi e Celestino Panizza, che si è svolta venerdì 5 ottobre, alle ore 21.00, presso l’Auditorium delle Scuole medie del Villair di Quart, è stata un grande successo: in una sala gremita da circa 200 persone si è svolto un appassionato dibattito fino alla mezzanotte.

Celestino Panizza, medico del lavoro di Brescia, ha ricordato che i pirogassificatori sono a tutti gli effetti “inceneritori sotto mentite spoglie”, citando la sentenza 317/07 della Corte di giustizia europea. Dopo aver presentato diversi studi scientifici sugli effetti sulla salute degli inquinanti emessi dagli inceneritori e sulla correlazione con l’aumento di diverse patologie, quali quelle degenerative e tumorali, Panizza si è soffermato sul caso “Brescia”, dove la scelta dell’incenerimento dei rifiuti ha compromesso di fatto la corretta gestione dei rifiuti. L’impianto ha costretto la provincia ad importare rifiuti, ha bloccato la raccolta differenziata e ha fatto registrare dati epidemiologici preoccupanti, con episodi come quello della contaminazione da diossina del latte delle cascine nei dintorni dell’impianto. Uno scenario che potrebbe replicarsi in Valle d’Aosta con il pirogassificatore.

Il pubblico è stato coinvolto soprattutto da Raphael Rossi, simbolo di legalità e specialista nella gestione dei rifiuti. Rossi ha parlato del pirogassificatore come “una scelta sbagliata per la Valle d’Aosta”, e ha riportato il giudizio di “Federambiente”, definendola “tecnologia pacco”. Oltre alle problematiche impiantistiche sono stati sottolineati i costi elevatissimi, circa il doppio dell’inceneritore del Gerbido di Torino a parità di rifiuti bruciati. Rossi ha inoltre ribadito che il “contesto della Valle d’Aosta è troppo piccolo per avere un inceneritore”, “a meno che non si importino rifiuti da fuori”. Un impianto del genere vincolerebbe nel tempo un territorio, compromettendo la crescita della raccolta differenziata e le pratiche virtuose e si presterebbe a gestioni “poco chiare”. Emblematico il caso dell’inceneritore di Pietrasanta (Lu) i cui gestori alteravano sistematicamente i dati sulle reali emissioni del camino.

Ha proseguito spiegando le corrette pratiche di gestione: prevenzione al massimo con un serio piano di riduzione, raccolta differenziata fino a oltre il 70%, tariffazione puntuale con diminuzione dei costi per i cittadini che differenziano meglio, trattamento meccanico biologico per la modesta frazione residua, che ridurrebbe a circa 1/5 il fabbisogno di discarica per lo smaltimento, meglio di qualunque impianto di incenerimento. La Valle d’Aosta dovrebbe imitare buoni modelli quali il Verbano-Cusio-Ossola, il Trentino o addirittura comuni eccellenti come Capannori (Lu) e Ponte delle Alpi (Bl). L’opinione di Raphael Rossi è che la Valle d’Aosta potrebbe realizzare in pochi mesi un sistema d’eccellenza di gestione dei rifiuti.

Rossi ha concluso affermando che i valdostani hanno una fortuna che gli abitanti di Brescia e Torino non hanno avuto e che rappresenta un’assoluta novità in Italia: lo strumento del Referendum che si svolgerà il 18 novembre consentirà loro di decidere in merito alla costruzione o meno del pirogassificatore.

 Capite? In pochi mesi potremmo realizzare un sistema d’eccellenza in Valle! FACCIAMOCI SENTIRE, NE ABBIAMO LA POSSIBILITA’. Andiamo a votare il 18 novembre e portiamo a votare chi non andrebbe! Formiamo le code ai seggi!
Ed ecco il servizio del Tg3 Regionale sulla serata:
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