Vallevirtuosa ha aderito al comitato del Si Può Fare con entusiasmo. Il primo obiettivo che il comitato si è posto è tanto ambizioso quanto scritto indelebilmente nel risultato referendario: perseguire una gestione dei rifiuti che con il tempo (ma neanche tanto se ci diamo da fare) tenderà a rifiuti zero ese ci diamo questo obiettivo quanto prima saremo la prima Regione italiana, in quanto tale, a perseguire questa strategia.
Cosa vuol dire?
Lo spiega bene Manuel Voulaz:
Noi ci crediamo, lo sappiamo, lo proponiamo: diventare la prima regione d’Italia a rifiuti zero Si Può Fare.
Abbiamo gli strumenti, abbiamo gli esempi, abbiamo gli studi e gli esperti. Manca la volontà politica ed è per questo che abbiamo costituito questo comitato. La questione rifiuti zero non è solo un’utopica follia ambientalista, è un processo inevitabile di civiltà. E’ un passo verso il futuro, abbandonando le scorrette pratiche del passato.
Siamo consapevoli che è una strada lunga, ma siamo determinati a percorrerla.
In questo momento, la III commissione consigliare della Regione Valle d’Aosta è impegnata proprio nella discussione su un piano dei rifiuti per la regione. Ebbene, noi non ci aspettiamo nulla di meno di un piano organico, con punti e tempi precisi, che affronti il problema dei rifiuti non solo nel trattamento in discarica, ma nell’interezza del suo percorso.
Un piano che preveda
– Riduzione alla fonte del rifiuto: con politica dell’eliminazione degli imballaggi, prodotti sfusi e alla spina.
– Riutilizzo, recupero, riparazione: in modo che l’oggetto rifiuto diventi torni ad essere una risorsa e non uno scarto
– Tariffa puntuale, per abbattere la produzione di indifferenziato
– Raccolta organico, per produzione compost di qualità, da utilizzare nell’agricoltura valdostana (localizzazione di piccoli impianti per le vallate)
– Separazione dei due flussi: il differenziato sia gestito separatamente dal materiale destinato alla discarica
– Tendere a chiudere la discarica
– Tendere all’eliminazione del rifiuto
Si Può Fare, noi ci crediamo e non chiederemo niente di meno ai nostri amministratori.