Ecco cosa emerge a fare domande!!!
ALPE: LA PLASTICA RACCOLTA
IN BUONA PARTE NON VIENE RICICLATA
Bertin: “Una beffa per i cittadini virtuosi: la Valle d’Aosta è prima
per quantità di plastica raccolta,
ma la qualità è scarsa, viene recuperata solo in minima parte e la
Regione non percepisce alcun contributo”
AOSTA, 8 febbraio 2012 – I dati che escono dall’assessorato
all’ambiente sulla raccolta rifiuti nella nostra regione sono, in
genere, autocelebrativi e nascondono le criticità. I numeri che
riguardano la raccolta della plastica sono emblematici: si sottolinea
sempre la grande quantità che finisce nei cassonetti della raccolta
differenziata (oltre 22 Kg pro capite, il valore più alto in Italia),
ma nulla si dice su quanto di questa plastica viene davvero
recuperato.
La questione è fondamentale per vari aspetti. A un maggiore recupero
degli imballaggi corrispondono maggiori contributi da parte del CONAI,
il Consorzio nazionale imballaggi e un minor costo per lo smaltimento
degli imballaggi non conformi.
«È dunque fondamentale», sottolinea il consigliere Albero Bertin, che
ha rivolto un’interpellanza in merito all’assessore Manuela Zublena,
«migliorare la qualità del materiale raccolto. Dall’assessore abbiamo
infatti avuto dati sconfortanti. Di fatto», prosegue Bertin, «buona
parte della plastica raccolta non viene riciclata, ma finisce
direttamente in impianti di smaltimento. Una vera beffa per i
cittadini virtuosi, attenti a differenziare i propri rifiuti. Oggi
abbiamo appreso che la loro fatica è quasi del tutto inutile. Inoltre,
una grave conseguenza è la perdita, da parte delle Regione, di decine
di migliaia di euro come mancati contributi e come maggiori costi di
smaltimento. È necessario intervenire in maniera radicale. Forse,
però», conclude Bertin, «si attende che risolva tutto il
pirogassificatore- inceneritore, al quale tanto materiale plastico non
recuperato farebbe davvero comodo».