3 anni

Sorseggiando il caffè, l’occhio mi cade sulla locandina del Marché au Fort. Domenica 12 ottobre si replica un evento tra i più partecipati in valle. Tranquilli, nessuno ci ha chiamati per fare la differenziata, 🙂  mi è solo tornato in mente che esattamente 3 anni fa, al Marché au Fort (e alla sagra della castagna di Donnas e a Mele Vallée di Antey) abbiamo iniziato la raccolta delle firme per il referendum.

Da brava neofita mai avrei immaginato, allora, dove quella giornata ci avrebbe condotto, entusiasta per la sfida, ero solo un pò seccata per come eravamo stati liquidati nelle audizioni, prima gli amministratori e poi i cittadini; avevamo raccolto 11.000 firme per chiedere di fermarsi un momento e di riflettere su basi condivise che cosa avrebbe comportato un inceneritore e la risposta era stata, neanche per sogno! E non era che l’inizio.

Sono passati tre anni, cos’è successo lo sappiamo tutti, ma dopo tre anni e quasi due dal referendum, sul blog scriviamo ancora (e pubblichiamo le foto) quanto sia possibile effettuare una raccolta differenziata di altissima qualità nelle sagre e, quindi, quanto sia

Quel che resta di indifferenziato alla cena bavarese di Donnas (700 pasti)
Quel che resta di indifferenziato alla cena bavarese di Donnas (700 pasti)

fattibile in tutta la Regione! Ora come allora invitiamo esperti mondiali, proponiamo siti da visitare, organizziamo eventi.

Ora come allora quello che manca è la volontà di attuare ciò che la popolazione ha chiesto, la volontà di dire: “i cittadini non vogliono trattare i rifiuti a caldo, bene, come facciamo per diventare i migliori in Italia? E visto che tra questi cittadini ce ne sono (pochi o tanti) che si offrono continuamente per collaborare perchè non li “usiamo” per raggiungere insieme e più velocemente l’obiettivo #RifiutiZero?”

Siamo al punto zero, la discarica è colma, si parla di ammucchiare altri rifiuti sui fianchi, dalla parte della Dora, per prendere altro tempo, una follia! Non si vede l’embrione di una strategia comune per la gestione dei rifiuti, 9 centri decisionali per 130.000 abitanti, un’altra follia. Comuni che partono con il porta a porta (senza raccolta umido), comuni che tornano indietro (Aosta), comuni sul fondo valle che continuano beatamente con la raccolta stradale e su tutto il mantra “Eh, difficile convincere i valdostani, sono i cittadini che non vogliono, manca la cultura, pagheremo di più ecc ecc”. Una serie colossale di sciocchezze.

Tre anni fa non sapevamo bene dove quei primi tre banchetti ci avrebbero condotti, in questi tre anni tanti si sono uniti a noi, molti per un pezzetto, alcuni hanno mollato e sono stati sostituiti da nuovi, entusiasti compagni di viaggio. Ormai dovrebbero averlo capito tutti, anche chi ha sperato che ci stancassimo e ci spera ancora; NON MOLLEREMO! Fino a quando l’obiettivo non sarà raggiunto: porta a porta, tariffa puntuale per tutti, tutta la regione Valle d’Aosta come prima regione interamente riciclona! Solo allora ci riposeremo… prima di lanciarci in una nuova avventura!

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